Laureana Cilento, ha origini antiche. La nascita del borgo, infatti, risale all’arrivo dei monaci Basiliani che qui costruirono vari cenobi.
Infatti, è proprio dalle laure basiliane, cioè le celle dei monaci, che prese il nome il castello, edificato per difendersi dalle incursioni dei pirati saraceni, che in quel periodo assaltavano la costa del Cilento.
Anticamente, Laureana era un feudo importantissimo, grazie alla sua posizione privilegiata. Tuttavia, esso ha subito nel corso dei secoli molte vicissitudini: innanzitutto, è stato diviso in varie frazioni e successivamente si è impoverito e ha perso del tutto il suo antico potere.
Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Torchiara, appartenente al distretto di Vallo del regno delle Due Sicilie.
Con l’annessione al regno di Sardegna ha cambiato il toponimo in Laureana Cilento e dal 1860 al 1927, durante il regno d’Italia ha fatto parte del mandamento di Torchiara, appartenente al circondario di Vallo della Lucania.
Il comune di Laureana Cilento confina inoltre con i seguenti 5 comuni, ordinati per distanze crescenti: Lustra (SA) Km. 2.1, Torchiara (SA) Km. 2.7, Perdifumo (SA) Km. 4.4, Agropoli (SA) Km. 7.5, Castellabate (SA) Km. 7.8
IL PAESAGGIO
Laureana Cilento è situata su una collina fra Castellabate e Agropoli e presenta il paesaggio naturalistico tipico del Cilento.
Laureana, inoltre, è la meta ideale per passeggiate ed escursioni a contatto con la natura. È proprio qui, infatti, che arriva uno dei sentieri naturalistici del Cilento: il sentiero delle more. Il sentiero inizia presso la zona delle Case Bianche, appena fuori della periferia sud di Agropoli. Inizialmente si percorre una strada sterrata; dopo circa 1 km si prosegue fiancheggiando il piccolo fiumiciattolo.
Dopo circa un chilometro, attraversando un ponticello, si giunge vicino alla Chiesa della Madonna dell’Acquasanta, proprio a Laureana.
Il sentiero anni fa era utile agli abitanti delle contrade di Agropoli, Laureana e Torchiara che si recavano a piedi alla chiesetta della Madonna dell’Acquasanta.
FLORA E FAUNA
Da un punto di vista naturalistico si spazia da cespugli di ginepro, mirto, rosmarino, lentisco ai boschi di quercia, di conifere e latifoglie fino a quelli di castagno. Diverse sono le specie di rapaci avvistabili come la poiana, il gheppio, il barbagianni e la civetta; di corvidi come la gazza, la ghiandaia ed il corvo; di uccelli stanziali o migratori come l’occhiocotto, la capinera, il merlo, la cinciallegra, il tordo, la tortora, la beccaccia, la quaglia e l’upupa. È possibile osservare nel loro habitat naturale il cinghiale, la volpe, la faina, il riccio, la lepre, il giro, il topo quercino, il moscardino ed il tasso.
COSA VISITARE A LAUREANA CILENTO
L’antico Castellum Lauri, poi Palazzo Feudale, di probabile origine longobarda, citato in numerosi documenti antichi, con resti di torri dalle fondamenta a sezione quadrata, è stato modificato attraverso i secoli dalle famiglie Sanfelice e Del Mercato.
Oltre alla Parrocchiale di Santa Maria del Paradiso è degna di nota la Cappella dell’Annunziata, con portale in stile gotico e un affresco rappresentante l’Annunciazione, che custodisce anche opere preziose come un’acquasantiera, un bassorilievo, un quadro con l’Arcangelo Gabriele e una Madonna lignea.
Ricostruito nel dopoguerra, dell’antica struttura il Convento di San Michele conserva ormai solo il nome.
A fondovalle, verso Torchiara, troviamo il Santuario dell’Acquasanta, con una piccola chiesa e un pozzetto in marmo del Seicento che raccoglie le acque sorgive ritenute miracolose.
San Cono è il protettore del paese, festeggiato il 3 giugno di ogni anno.
È andata distrutta una cappella a lui dedicata e che ne custodiva le reliquie, traslate nella Chiesa Madre. Prima di entrare nel paese si staglia netto e imponente il Palazzo Cagnano, costruzione ottocentesca di ispirazione non cilentana, a tre piani con scale interne e arco rampante, attuale sede della locale Comunità Montana.
