Trekking nel Parco Nazionale del Cilento
Il Cilento da visitare
Il trekking nel Cilento si lega al filo della storia che dall’antica Magna Grecia arriva fino ai giorni nostri in un crocevia di antichi sentieri.
Un paesaggio tutto da scoprire: l’escursionismo in Cilento è un modo unico per scoprire uno dei parchi più belli del Sud Italia.
Immerso in un habitat naturale d’eccezione, il Parco del Cilento si distende lungo tutto l’Appennino meridionale, importante nodo per l’escursionismo del Mezzogiorno.
Camminare nel Cilento significa seguire percorsi che si estendono in lungo ed in largo in tutto il suo territorio, scoprendo i luoghi più suggestivi del parco.
Dalla montagna alle colline, arrivando fino al mare, la natura protetta di questa riserva incanta e seduce ogni trekker, più o meno esperto.
Dal 1997 questi luoghi appartengono al Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Dal 2010, inoltre, il Parco Nazionale del Cilento fa parte anche della rete europea dei Geoparchi.
Il Parco del Cilento promuove la pratica dell’escursionismo e del trekking come una pratica per scoprire l’ambiente, il territorio e la cultura puntando sullo slogan “Camminare per conoscere e soprattutto tutelare”.
D’altra parte un focus importante che permette di approcciarsi al trekking è di considerarlo non solo un’attività motoria ma anche una lente di ingrandimento per conoscere, valorizzare e vivere il territorio.
Tra boschi e montagne, vallate e corsi fluviali, il Cilento è lo scenario ideale per il trekking. Vediamo insieme alcuni dei tantissimi percorsi del Cilento interno e costiero.
SENTIERI DI TREKKING NEL PARCO NAZIONALE DEL CILENTO INTERNO
Tra i percorsi più battuti ci sono quelli che portano alla vetta del monte Gelbison, eccezionale punto panoramico. L’ascesa è possibile da Novi Velia, percorrendo il sentiero lastricato che parte dal Vallone del Sacrato e usando la via asfaltata nella parte finale della salita che porta all’area del Santuario.
Dal lato di Rofrano il percorso parte da località Sorbetello, passando per il Vallone del Sacrato e il Passo della Beta.
I SENTIERI DI SACCO – Cilento interno
Nelle zone più interne, invece, la scelta può cadere sui sentieri nei pressi di Sacco, che vanno alla scoperta delle sorgenti del Sammaro, fino alla suggestiva Grotta di Jacopo. Sul massiccio del Cervati, molto apprezzata dagli esperti del trekking e piuttosto impegnativa, è l’ascesa che dalla parte bassa di Piaggine porta prima ai 1250 metri della Fontana dei Caciocavalli e da lì, lungo viottoli sterrati, alla cima della montagna, fino a raggiungere la Cappella e la Madonna della Neve.
Sul versante di Rofrano da provare l’itinerario lungo il fiume Mingardo, in una vegetazione di ontani e cerri, fino alla Forra dell’Emmisi, contraddistinta da specchi d’acqua incastonate tra pareti rocciose punteggiate da alberi. Nei pressi di Vibonati particolare il “sentiero delle sughere”, caratterizzato dalla presenza di grandi querce da sughero e poi castagneti e querceti fino a Ispani e Santa Marina.
Da segnalare anche il percorso che da Trentinara porta al Monte Vesole (1210 metri) con un bellissimo panorama sulla piana di Paestum e sosta al pianoro delle due “nevere”: un’area attrezzata arricchita dalla presenza di due buche profonde rivestite in pietra, le nevere appunto, che venivano riempite di neve e ricoperte con strati di fogliame per conservarla a lungo.
Molto interessante e caratteristico anche il percorso che porta alla vetta del monte Bulgheria da San Giovanni a Piro, tra boschi di elci, panorami unici sul golfo di Policastro e passando per la Grotta degli Eremiti, eremo, sul finire del primo millennio, di monaci italo-greci.
SENTIERI DI TREKKING COSTA DEL CILENTO
Le bellezze della costa da vivere a piedi, solcando i sentieri del trekking disseminati sul litorale da Agropoli al Basso Cilento.
Analogamente chi ama le passeggiate in comitiva può scegliere i percorsi dell’area di Trentova e proseguire affiancando gli scenari che si indirizzano verso Punta Tresino. O da San Marco di Castellabate seguire l’itinerario sentieristico di 5km (a/r) che conduce agevolmente a Punta Licosa costeggiando l’area marina protetta di Santa Maria. Il premio finale è la splendida veduta dell’isolotto descritto nel mito.
Palinuro
Pure Palinuro, altro luogo del mito è terreno di trekking con vie che tra torri e fortini si snodano dal borgo marinaro lungo il promontorio di Capo Palinuro fino ad arrivare alla Punta del Fortino da dove si può godere la vista della Grotta Azzurra, con la possibilità di proseguire fino alla Torre di Calafetente o attraverso i 15km del Sentiero della Primula intorno al Capo.
Marina di Camerota
Anche la costa di Marina di Camerota ben si presta alle camminate sul filo del litorale. Un esempio è il sentiero che sale attraverso la macchia mediterranea, incrociando poi un viottolo fino alla Cala del Pozzallo.
Infine, a piedi da Marina di Camerota si arriva anche nella pittoresca Baia degli Infreschi e più oltre è la costa della Masseta ad essere lo scenario da vivere nel segno del trekking. Ad esempio, dalla località di Ciolandrea, presso San Giovanni a Piro, la strada sterrata calata nel verde conduce il turista alla scoperta delle vedute del litorale punteggiato dalle antiche torri costiere e delle incantevoli spiaggette come quella del Marcellino che conclude l’itinerario. Cosi come il Sentiero della Masseta di circa 4km dal centro di Scario fino al spiaggia della grotta dell’acqua con i suoi motivi di interesse legati agli scavi archeologici, alle torri costiere, può definirsi a tutti gli effetti un museo antropologico a cielo aperto.